Consulcesi lancia il Nuovo Club: la soluzione che ‘traghetta’ i professionisti sanitari verso la digitalizzazione richiesta dal PNRR
Il 64% dei camici bianchi vorrebbe essere più ‘digitale’ ma non ha gli strumenti, Consulcesi Club punta a rispondere a questi bisogni Digitalizzazione, innovazione, personalizzazione e semplificazione per rispondere ai nuovi bisogni emersi dal PNRR: sono queste le caratteristiche che hanno guidato il rinnovamento di Consulcesi Club, la nuova soluzione digitale rilasciata da Consulcesi Group, il più grande network in Europa dedicato ai professionisti della Sanità e alle aziende del settore.
Come si articola il Consulcesi Club
Il nuovo Consulcesi Club, infatti, si presenta come un sistema di contenuti e funzionalità evolute che offre soluzioni su misura per il lavoro e la vita privata dedicate a medici e professionisti sanitari. L’ottimizzazione per la consultazione da qualsiasi dispositivo mobile permette la massima flessibilità di utilizzo della soluzione, in ogni momento e ovunque ci si trovi. L’assistente dedicato e il servizio di aggiornamento via newsletter offrono supporto e accesso a contenuti, tool e servizi in un click. Grazie ad una tecnologia innovativa, in un ambiente digitale rinnovato, intuitivo e personalizzato su interessi e ambiti di specializzazioni, Consulcesi Club propone contenuti e servizi correlati ai propri ambiti professionali e consente al professionista di personalizzare ulteriormente sulla base dei propri ambiti di interesse.
Una novità al passo con i tempi e con i bisogni degli stessi professionisti sanitari. Infatti, i professionisti
chiedono strumenti e tool smart e digitali, soluzioni personalizzate e contenuti e servizi dedicati, oltre che
una maggiore formazione in materia di digital health.
I professionisti della Salute cercando di “digitalizzarsi”
È quanto emerge dall’ultima indagine di mercato svolta da Consulcesi e che ha coinvolto più di 1.300 tra
medici e professionisti sanitari. Come infatti racconta Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi, da
interviste e un questionario sull’ampio campione è emerso che “la maggioranza di questi non solo si
conferma aperto alla digitalizzazione, riconoscendone vantaggi e potenzialità, ma con entusiasmo accoglie le nuove soluzioni digital soprattutto quando queste si rivelano utili per l’aggiornamento, la formazione e l’informazione, da sempre assi portanti della professione medica”.
L’indagine di mercato. Come emerge dal “Digital Health: attitudini e competenze dei professionisti della
salute verso il digitale” infatti, i medici si confermano una categoria desiderosa di sapere e appassionata: il 60% si informa su temi lavorativi e novità per passione, mossi dal desiderio di accrescere le proprie
competenze e curiosità mentre una minoranza (16%) lo fa solo quando ha una necessità specifica o per
raggiungere gli ECM.
Dall’indagine si evince poi che ben oltre la metà – circa il 61% – vuole ed è consapevole di dover restare al passo con i tempi, integrando servizi e soluzioni digitali a quelli analogici e tradizionali, pur riconoscendo la necessità di una maggiore formazione e guida in materia. Circa il 35% dei medici e professionisti sanitari intervistati si dichiarano inoltre a proprio agio con la tecnologia e di usarla per ingaggiare colleghi e pazienti.
Il digitale supera la presenza anche per formarsi. Già, o forse qualcuno direbbe “almeno”, per quanto
riguarda l’educazione continua in medicina (ECM). È infatti il webinar il formato più apprezzato quando si
tratta di formazione e aggiornamento dei professionisti sanitari. Supera, se ben di poco almeno per ora, il
numero di coloro che ritengono “molto o abbastanza utile” la modalità a distanza in formato di video-
lezioni registrate rispetto a coloro che indicano come preferenza la modalità in presenza.
«Al centro le persone, i loro interessi e le loro esigenze, – ha commentato Massimo Tortorella, Presidente
Consulcesi – che oggi, grazie ad un migliore uso della tecnologia, il nuovo Consulcesi Club può
accompagnare con un’offerta di contenuti e di servizi rinnovata per vivere da protagonisti la rivoluzione
digitale».