Ecoansia: boom di adesioni all’azione collettiva Aria Pulita. Il 65% dal Nord Italia, al Sud picchi a Taranto, Catania e Palermo
Consulcesi registra un aumento del 20% delle adesioni mentre crescono anche i casi di “climate anxiety”. Il Presidente Tortorella: “Azione legale vista come strumento di contrasto per spingere istituzioni ad arginare il problema”. In crescita le richieste di partecipazione dal Nord Italia (65%)
con Milano, Brescia e Modena a fare da capofila. Boom di adesioni anche a Roma, Prato, Taranto, così come a Catania e Palermo Consulcesi registra una nuova impennata delle adesioni all’azione collettiva Aria Pulita mentre nel Paese dilaga il fenomeno dell’ecoansia ed il timore per i cambiamenti climatici legati all’inquinamento. “Nelle ultime settimane – annuncia il Presidente Massimo Tortorella – c’è stato un incremento del 20% dei partecipanti alla nostra causa per le violazioni dei limiti di Pm10 e biossido di Azoto in oltre 3mila comuni italiani. In pochi mesi abbiamo raccolto già decine di migliaia di adesioni che di giorno in giorno crescono esponenzialmente”.
Stando alle segnalazioni raccolte sul portale “Aria Pulita” e sui social, il boom di richieste di partecipazione all’azione collettiva è la testimonianza di poter raggiungere un numero sempre più elevato di ricorrenti per spingere le Istituzioni a trovare soluzioni e metterle in pratica rapidamente.
“Siamo convinti che l’ampia partecipazione all’azione collettiva ‘Aria Pulita’, oltre a riconoscere un risarcimento per il danno subito e accertato dalla stessa Corte di Giustizia Europea, servirà a scuotere le
coscienze dei decisori politici. Speriamo che, una volta messi alle strette, sentiranno più forte – commenta Massimo Tortorella – la necessità di mettere finalmente in atto tutte le misure urgenti e necessarie di contrasto all’inquinamento atmosferico a tutela del diritto di ogni cittadino di vivere in un ambiente salubre. È importante per noi oggi e lo sarà di più per i nostri figli e le generazioni future ancora”.
LA MAPPA DELL’ECOANSIA – Dolore, rabbia, senso di colpa e vergogna sono solo alcuni dei sentimenti che travolgono coloro che soffrono di ecoansia, un disagio che si sta diffondendo come un’epidemia in Italia. Complici le ondate di calore estreme di questi giorni, così come anche i nubifragi, le alluvioni, le grandinate record che hanno colpito il Nord Italia, è aumentata la consapevolezza degli effetti devastanti
dell’inquinamento e di conseguenza dei cambiamenti climatici. Gli psicologi parlano di una crescente
ondata di stress e angoscia tra gli italiani, specialmente i più giovani, legata ai cambiamenti climatici e ai
timori per il futuro.
“Non credo che sia un caso che le adesioni arrivino maggiormente dai comuni d’Italia più colpiti da questi eventi meteorologici estremi e che hanno notoriamente i più alti livelli di inquinamento atmosferico”,
conferma Tortorella. La maggior parte delle adesioni, oltre il 65%, arrivano dal Nord Italia: Milano, Brescia, Modena, Bologna, Carpi e molti altri comuni tra i più popolosi della Pianura Padana. Il 20% circa arriva invece dalle città del Centro Italia, in primi Roma, seguita da Prato e Firenze. Le restanti, invece, provengono dalle grandi città del Sud, come Napoli, Taranto e Brindisi. E dalla Sicilia con Catania e Palermo che fanno da capofila. Sono tutti comuni e città che rientrano nell’elenco degli oltre 3.300 individuati dal team di legali di Consulcesi come candidabili all’azione collettiva “Aria Pulita” e gli stessi per i quali la Corte di Giustizia Europea ha multato l’Italia per violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (PM10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni lepersone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, “aria avvelenata”.
L’AZIONE COLLETTIVA – Possono aderire all’iniziativa legale Aria Pulita tutti coloro che hanno risieduto nelle zone dove si sono verificate le violazioni accertate dal Corte di Giustizia Europea (sentenza del 10/11/2020 e sentenza del 12/05/2022). Per aderire è sufficiente dimostrare, tramite certificato storico di residenza, di aver risieduto per almeno 1 anno continuativo, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2018, in uno o più dei 3.384 comuni italiani individuati. Si stima un risarcimento fino a 99 euro al giorno, che andrà moltiplicato per ogni giorno di ciascun anno relativo al periodo di violazione. Per scoprire se e come partecipare alla causa collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria Pulita: www.aria-pulita.it.