Novembre 16, 2017 By redazione Non attivi

Ex Specializzandi: Consulcesi continua la lotta dei rimborsi

Sono oltre 80 i milioni di euro all’anno che la Presidenza del Consiglio è costretta a stanziare per rimborsare migliaia di medici specializzati dal 1978 al 2006. Consulcesi diventa la voce dei diritti dei camici italiani, una voce finalmente ascoltata e sostenuta dai fatti.

Tra il 1978 ed il 2006 migliaia di medici italiani hanno visto venir meno i propri diritti per la mancata attuazione delle direttive UE in materia di borse di studio e riconoscimento dei diritti e dello status professionale. Per questo motivo è scesa in campo Consulcesi, realtà fortemente voluta dall’imprenditore Massimo Tortorella, da oltre 20 anni in prima linea a tutela dei diritti dei professionisti della sanità.

Ad oggi Consulcesi ha già fatto riconoscere oltre 530 milioni di euro ai medici per le borse di studio non pagate durante gli anni di scuola post-laurea, e continua a ricevere centinaia di richieste attraverso il sito www.consulcesi.it, forte della convinzione che questa lotta, oltre a restituire dignità ai medici, rappresenta un forte valore simbolico per tutti gli ex specializzandi che si trovano dopo anni a veder ripagate tutti gli sforzi associati al periodo di studio.

Si è parlato di questo durante un incontro-confronto tenutosi a Roma presso la “Sala Aldo Moro” in Via Campo Marzio, lo scorso 3 ottobre 2017, incontro moderato dal giornalista di LA7 e Radio24, David Parenzo. All’incontro è intervenuto anche il Presidente dell’OMCeO, Giuseppe Lavra; alcuni esponenti del Parlamento nelle persone di Luigi D’Ambrosio Lettieri e Guido Viceconte e l’amministratore delegato Consulcesi, Andrea Tortorella.

Durante il dibattito si è parlato delle principali problematiche lavorative che gli operatori sanitari sono costretti ad affrontare costantemente e che minano la tenuta del Servizio sanitario nazionale: turni massacranti, blocco del turnover, imbuto formativo e accesso alla professione.

Giuseppe Lavra, Presidente dell’ordine dei medici di Roma, si è così espresso in proposito:

Consulcesi continua ad ottenere successi sulla vicenda degli ex specializzandi e per questo il suo interessamento è senz’altro da apprezzare così come l’impegno, che definirei “patriottico”, per il Ddl 2400. Mentre mi rallegro per i colleghi che raggiungono questo traguardo non posso non pensare ai giovani medici ed in particolare all’attuale caso delle Scuole di specializzazione: ogni anno si laureano circa 9mila medici che hanno già superato l’ostacolo del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina; di questi, solo metà otterrà la borsa di specializzazione, gli altri resteranno in un limbo assurdo e illogico. E il pericolo è serio, perché nei prossimi 10 anni dovranno essere rimpiazzati 60mila medici: considerando che sono 130mila i camici bianchi attivi nel Servizio sanitario nazionale, stiamo parlando di quasi la metà del personale che rischia di non essere sostituito”.

Sulla stessa linea d’onda è Andrea Tortorella, Ad Consulcesi che ha anche posto l’attenzione su uno dei più grandi spettri che incombono quando si tratta di richiedere l’ottenimento di un diritto: la prescrizione:

«Grazie al network legale Consulcesi & Partners tuteliamo i camici bianchi attraverso una visione internazionale e prospettica delle problematiche legate alla loro professione. Da molto tempo richiamiamo l’attenzione delle istituzioni alla ricerca di una soluzione politica della vicenda degli ex specializzandi, che sembrava potesse essere proprio quella proposta attraverso il Ddl 2400. Purtroppo, da questo fronte non arrivano buone notizie e il diritto di migliaia di medici specialisti è messo a rischio dall’imminente scadenza dei termini prescrittivi. Sebbene i nostri legali ritengano che in assenza di una norma attuativa, secondo i principi stabiliti dalla Cassazione, i termini di prescrizione non inizino a decorrere, invitiamo i medici specialisti a tutelarsi per far valere il diritto al rimborso, già riconosciuto a migliaia di colleghi. Per farlo è possibile seguire due strade: avviare l’azione legale o produrre un atto interruttivo, ovvero una diffida, nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri competenti. È necessario, comunque, attivarsi entro il 10 ottobre a causa dei tempi tecnici della presentazione dell’istanza. A disposizione mille consulenti che rispondono al numero verde 800.122.777 e direttamente sul sito internet www.consulcesi.it».

Chi è Consulcesi

Consulcesi è un network legale leader nella tutela dei medici e degli aspiranti tali, nota per essere al centro di numerose battaglie a favore dei camici bianchi di tutta Italia.

Da oltre 20 anni Consulcesi, che ha sedi anche a Londra, Lugano, Miami e Tirana oltre a Roma, lotta per i diritti dei camici bianchi, mettendo a disposizione di tutta la classe medica esperienza, professionalità ed una vasta gamma di Servizi: menzioniamo in proposito la più grande piattaforma di formazione web che conta oggi oltre 150 corsi FAD. E ancora lo scudo legale completo offerto in collaborazione con DAS e la tutela legale per dare tutto il supporto in tema di necessità relative alla professione e non solo.

Consulcesi ha nel tempo stretto accordi con la maggior parte dei principali OMCeO italiani, Sindacati, Associazioni ed Enti che hanno convenzionato tutti i propri iscritti, favorendone così l’accesso ai servizi Consulcesi.